Torni a Napoli dopo alcuni anni o ci vieni per la prima volta, fai il turista nella tua città o sei un nuovo visitatore e scopri il fascino e le emozioni della città. Te ne innamori talmente da raccontare, magari esagerando, solo il bello.
Capita ai tanti che trascorrono qualche giorno in città e che ripartono con una certa malinconia.
Recentemente Dario Franceschini, ministro del turismo, ha affermato: “Napoli è già pronta al futuro, entro 10 anni la città sarà la capitale mondiale del turismo”. Si tratta dell’ennesima iniezione di entusiasmo che chiude virtualmente un 2017 da record, durante il quale Napoli ha avuto il maggior numero di turisti mai registrato nella storia.
Le meraviglie e i sapori della città incantano: le passeggiate ai Decumani e tra i presepi di San Gregorio Armeno, l’eleganza di Via Toledo, il Borgo Marinari, la collina di Posillipo e il suo mare, il museo di Capodimonte, la pizza in uno dei tanti locali del centro storico e il caffè al Gambrinus. Itinerari che racchiudono tutto il fascino e la particolarità di una metropoli sempre in movimento seppur tra tante difficoltà. I turisti, a volte, si lamentano della sporcizia, delle difficoltà dei trasporti e servizi che mancano e probabilmente hanno ragione. Ma a Napoli però ci sono un’energia e una spinta verso il futuro che altrove non esistono e le difficoltà vanno superate grazie anche a potenzialità esponenziali.
Entro pochi anni Napoli potrebbe davvero diventare una tappa fondamentale nel turismo mondiale.
Il crescente numero di visitatori ha aumentato l’entusiasmo e ha fatto riconsiderare le stime degli addetti ai lavori.
Oggi in città c’è la stessa spinta propulsiva che ha consentito ad altri centri di mare di diventare luoghi di eccellenza nel campo turistico. Esperti del settore notano analogie con la rinascita di Barcellona e i momenti di crescita di Stoccolma (solo per fare alcuni esempi); ma sta alle persone, e cioè ai napoletani in questo caso, fare la differenza. Ma in che modo? Continuando a tenere vivi anche i luoghi turistici.
Quando si passeggia per le strade di Napoli si percepisce la vita quotidiana delle persone: luogo i decumani si incontrano frotte di turisti e donne che vanno a fare la spesa alla bottega, gruppi di croceristi e ragazzi che escono da scuola. Non ci sono solo lunghe file di negozi di souvenir o grandi marchi internazionali (come accade in altri luoghi storici del turismo), e tutto ciò è consentito anche grazie a nuove normative che consentono agli amministratori locali di individuare zone nelle quali è possibile evitare l’invasione delle catene internazionali o dei soli negozi destinati ai turisti.
Oggi l’Amministrazione può decidere che in determinati luoghi storici o di particolare pregio, ci siano solo botteghe artigianali o negozi di prossimità. Questa è una maniera per tutelare le città d’arte e difenderle dall’assalto del turismo. I numeri sono sempre più incoraggianti e fanno sperare in un futuro roseo, ma una persona perché dovrebbe scegliere Napoli come prossima meta da visitare? Perché è una città ricca d’arte, piena di musei, colma di bellezze naturali, dove ci sono buon cibo e un’accoglienza calorosa: c’è bisogno di altri motivi per scegliere un luogo così?