Tradizionalmente, le case (incluse le case vacanza) sono state concepite per durare nel tempo, spesso in opposizione ai cicli naturali. Tuttavia, questa resistenza al cambiamento naturale spesso porta alla demolizione di edifici e all’eliminazione di materiali di pavimentazioni e arredo urbano, generando quantità significative di rifiuti difficili da gestire. Questo problema è particolarmente evidente per alcune tipologie di immobili.
Negli ultimi anni sta acquisendo più importanza uno specifico approccio alternativo, noto come “architettura reversibile”. Questo cambiamento di prospettiva promuove una progettazione basata sulla temporaneità, abbracciando l’idea che un immobile, inclusa una casa vacanza, e le sue pavimentazioni possano cambiare nel tempo.
La reversibilità nell’architettura e nell’arredo urbano può essere suddivisa in due aspetti chiave: quello tecnico e quello spaziale. Sul piano tecnico, una casa vacanze può definirsi reversibile quando i suoi componenti, inclusa la pavimentazione, possono essere smontati, riutilizzati o riciclati. Sul piano spaziale, un’architettura e un arredo urbano sono reversibili quando gli spazi interni e gli elementi urbani possono essere adattati per diverse funzioni nel corso della loro vita.
Per rendere un edificio reversibile e sostenibile dal punto di vista delle pavimentazioni da esterno e dell’arredo urbano, è importante ridurre l’uso di materie prime durante la progettazione e l’installazione. Si fa strada l’idea di utilizzare materiali provenienti da edifici dismessi, pavimentazioni da esterno e elementi che richiamano l’arredo urbano – tipicamente modulari e rimovibili – anziché nuove risorse.
La scelta dei materiali e delle tecniche costruttive influisce sulla flessibilità degli spazi, sia interni che esterni, passando dagli arredi alle pavimentazioni da esterno. Strutture con elementi prefabbricati e pavimentazioni modulari consentono modifiche rapide. Inoltre, la capacità di adattare gli spazi e gli elementi di una casa vacanze per diverse funzioni può massimizzare l’utilizzo dei suoi spazi.
Un esempio di azienda che si impegna in questa visione sostenibile è CEDA Spa, da sempre avanti nell’offerta di soluzioni innovative nel mondo della progettazione. Da oltre cinquant’anni, l’azienda si adopera per promuovere l’uso efficiente delle risorse e la sostenibilità nell’ambiente costruito, inclusi gli elementi di pavimentazioni da esterno e l’arredo urbano.
Questa prospettiva innovativa nell’ambito dell’economia circolare ci porterà ad esplorare ulteriormente gli elementi costruttivi. L’architettura circolare e la sostenibilità nell’ambiente costruito sono possibili e possono contribuire a una visione più sostenibile dell’ambiente urbano.